giovedì 2 febbraio 2017

GIORNO 95

Giovedì
Settimana dura, difficile, sono stata come chi fa un viaggio all’inferno e poi riesce a uscirne, scosso, ma indenne.
Ho passato il venerdì nello sconforto più nero, pura disperazione, puro pianto inconsolabile perché, nonostante i miei barlumi di lucidità e decisione, cado subito quando ascolto il cuore e, quel giorno, mi diceva che si sentiva incompleto, non si rassegnava a non poter più provare sensazioni di gioia, di amore, di serenità che lo avevano aiutato a battere fino a quel momento.
Cuore o ragione? Sentimento o razionalità?
Se veramente avessi passato tutti questi anni nell’infelicità non starei così male. Non lo so ancora quale deve essere la mia strada, ma domenica, seduti a un tavolino di un bar, c’erano due adulti che piangevano, parlavano singhiozzando ma non sapevano ancora cosa gli servisse per stare meglio, sanno solo che fanno un’immensa fatica nel provare a dimenticarsi, e ha vinto il cuore.
Giorno per giorno, ecco come sto vivendo, anche se è difficile è l’unica strada che trovo aperta al momento.
Stamani, reduce da un’altra nottata insonne che mi ha fatto passare la voglia di provare a dormire verso le 4,20, ho ricevuto un bellissimo messaggio di buongiorno da un amico. Il messaggio non era solo pieno di affetto, ma di parole che nessuno mi aveva mai detto. Sono rimasta colpita da me stessa: ero lusingata e attratta da quell’atteggiamento a me sconosciuto.
Che il mio cuore si stia liberando da catene che non sono mai state chiuse? Anche a questa domanda non riesco a darmi una risposta, certo è che mi sono sentita bene, come non mi succedeva da più di 20 anni. Mi sono sentita amata.
Che strana sensazione, pensavo di averla provata già altre volte, invece mi sono accorta che mi ero solo accontentata di aspettare di provarla, ho confuso le briciole con l’intero.
Sono sempre stata io a palesare amore? Lui si è sempre nascosto nella sua frase preferita, “Sono fatto così, non posso farci niente”, quindi ho dato per entrambi, ho moltiplicato l’amore per tenere la bilancia pari, senza pensare a quando ha fatto di tutto per conquistarmi, mi sono voluta scordare i biglietti che trovavo sotto il cuscino, i fiori che trovavo in macchina quando dovevo partire all’alba, ho voluto dimenticarmi delle parole che mi sussurrava guardandomi negli occhi, facendomi sentire importante, unica, speciale…amata?
Ecco che, invece, stamani, tramite quel messaggio,  ho riconosciuto le sensazioni e l’emozione di sentirsi speciali per qualcuno e la gioia iniziale è stata subito smorzata dal pensiero che, forse,  avrei ancora voluto che tutte quelle parole fossero uscite dalla sua bocca, dalla sua testa, dal suo cuore, ma è fatto così, non può farci niente…non vuole farci niente, chiede a me di cambiare ma non prova a farlo anche lui.
E intanto io mi ritrovo a fare un altro lungo giro sulle montagne russe, quanto dureranno questa volta?
Cuore o ragione?
La felicità sta nelle piccole cose…ma non nelle briciole…


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