Giovedì
Settimana
dura, difficile, sono stata come chi fa un viaggio all’inferno e poi riesce a
uscirne, scosso, ma indenne.
Ho
passato il venerdì nello sconforto più nero, pura disperazione, puro pianto
inconsolabile perché, nonostante i miei barlumi di lucidità e decisione, cado
subito quando ascolto il cuore e, quel giorno, mi diceva che si sentiva
incompleto, non si rassegnava a non poter più provare sensazioni di gioia, di
amore, di serenità che lo avevano aiutato a battere fino a quel momento.
Cuore
o ragione? Sentimento o razionalità?
Se
veramente avessi passato tutti questi anni nell’infelicità non starei così
male. Non lo so ancora quale deve essere la mia strada, ma domenica, seduti a
un tavolino di un bar, c’erano due adulti che piangevano, parlavano
singhiozzando ma non sapevano ancora cosa gli servisse per stare meglio, sanno
solo che fanno un’immensa fatica nel provare a dimenticarsi, e ha vinto il
cuore.
Giorno
per giorno, ecco come sto vivendo, anche se è difficile è l’unica strada che
trovo aperta al momento.
Stamani,
reduce da un’altra nottata insonne che mi ha fatto passare la voglia di provare
a dormire verso le 4,20, ho ricevuto un bellissimo messaggio di buongiorno da
un amico. Il messaggio non era solo pieno di affetto, ma di parole che nessuno
mi aveva mai detto. Sono rimasta colpita da me stessa: ero lusingata e attratta
da quell’atteggiamento a me sconosciuto.
Che
il mio cuore si stia liberando da catene che non sono mai state chiuse? Anche a
questa domanda non riesco a darmi una risposta, certo è che mi sono sentita
bene, come non mi succedeva da più di 20 anni. Mi sono sentita amata.
Che
strana sensazione, pensavo di averla provata già altre volte, invece mi sono
accorta che mi ero solo accontentata di aspettare di provarla, ho confuso le
briciole con l’intero.
Sono
sempre stata io a palesare amore? Lui si è sempre nascosto nella sua frase
preferita, “Sono fatto così, non posso farci niente”, quindi ho dato per
entrambi, ho moltiplicato l’amore per tenere la bilancia pari, senza pensare a
quando ha fatto di tutto per conquistarmi, mi sono voluta scordare i biglietti
che trovavo sotto il cuscino, i fiori che trovavo in macchina quando dovevo
partire all’alba, ho voluto dimenticarmi delle parole che mi sussurrava
guardandomi negli occhi, facendomi sentire importante, unica, speciale…amata?
Ecco
che, invece, stamani, tramite quel messaggio,
ho riconosciuto le sensazioni e l’emozione di sentirsi speciali per
qualcuno e la gioia iniziale è stata subito smorzata dal pensiero che,
forse, avrei ancora voluto che tutte
quelle parole fossero uscite dalla sua bocca, dalla sua testa, dal suo cuore,
ma è fatto così, non può farci niente…non vuole farci niente, chiede a me di
cambiare ma non prova a farlo anche lui.
E
intanto io mi ritrovo a fare un altro lungo giro sulle montagne russe, quanto
dureranno questa volta?
Cuore
o ragione?
La felicità sta nelle piccole cose…ma non nelle briciole…
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