Mercoledì
è stata una giornata davvero pesante, piena di imprevisti a
cui ho dovuto rimediare, ma me la sono cavata bene, anche questa volta ho
dimostrato a me stessa che posso affrontare qualsiasi cosa e sopravvivere.
Finchè si tratta di trovarsi all’alba con la cucina allagata, di diventare
improvvisamente idraulico, di non farsi decapitare dalla serranda del garage ma
renderla come nuova, di stanare un malefico topolino che si è infilato
nell’impianto elettrico, ce la faccio, le difficoltà arrivano quando devo avere
a che fare con la follia altrui: sono talmente lontana da certe mentalità
malate che faccio fatica ad affrontare l’ennesima messa in scena.
Oggi mi sono trovata a pensare a cosa significhi essere
donna e madre, perché non è vero che tutte le donne possano essere madri né che
tutte le madri possano essere vere donne. Ci sono ruoli che non si imparano,
attitudini che non si acquisiscono con la sola esperienza, per essere madri
occorre avere un grande spirito di sacrificio e saper dare amore incondizionatamente,
anche mettendo da parte le proprie necessità e i propri desideri: una madre
pensa costantemente a come rendere felice il proprio figlio, a come farlo
crescere sereno, senza carenze affettive, senza complessi, senza traumi, pensa
a come rendersi invisibile per aiutarlo a camminare con le proprie gambe senza
incertezze, insomma, sa mettere il benessere altrui davanti al proprio, senza
fatica, perché l’amore che riceve in cambio è eterno e meraviglioso e sa che,
anche quando avrà davanti a se, non più un bambino, ma un adulto, i suoi occhi
la guarderanno sempre con amore e
tenerezza e basterà proprio uno
sguardo per capire e farsi capire. Per me è stato così, in veste di figlia, e
lo sarà, in veste di madre. Certo, non esistono le madri perfette, anzi,
bisogna stare alla larga da chi si definisce una super mamma infallibile, ma
esistono le mamme che ce la mettono tutta e imparano dai propri errori a non
farne di grossolani.
Così vale anche per l’essere donna: ci si nasce, è una dote,
non lo si diventa solo per le caratteristiche fisiche che ci distinguono dagli
uomini. Una vera donna sa usare la testa e il cuore contemporaneamente, non si
abbassa a fare squallidi giochetti per dimostrare a se stessa, e gioirne, di essere temuta dalle altre donne, non si
accontenta delle briciole lasciate da altre, ma pretende il rispetto che
merita, proprio per rispettare se stessa. Una vera donna sa cosa ferisce
un’altra donna e farà in modo di non usare questo suo sapere come arma, perché
non ama il gioco sporco. Una vera donna non tiene un uomo al guinzaglio solo
perché ha paura della solitudine: per tale scopo esistono molti animali
domestici che, inoltre, si affezionano a prescindere, anche quando il padrone li tratta male,
mentre un uomo non amerà mai chi non sa lasciarlo libero. Una vera donna si fa
da parte quando vede che per lei non c’è più posto, rispetta la dignità altrui
per tenere alta la propria. Una vera donna sa mentire ma mai a se stessa.
Eppure conosco madri meravigliose che non hanno figli e
madri che, pur avendo una prole numerosa, non sanno essere all’altezza di tale
nome, perché troppo impegnate a pensare a loro, al loro benessere, alla loro
felicità, fregandosene di chi, senza aver chiesto di venire al mondo, ha
bisogno di attenzioni, di amore e protezione. Conosco anche donne che si
sentono tali ma che hanno talmente tanta cattiveria dentro da non essere degne
nemmeno di appartenere al genere femminile. Conosco, purtroppo, anche
donne/madri che non sono in grado di essere qualificate in tal modo perché non
sanno essere altro che esseri viventi egoisti e insensibili a cui piace giocare
con la vita degli altri, che sia quella dei propri figli o quella dell’uomo di
turno che non amano, ma, per un mero senso di proprietà e superiorità, vogliono
a tutti i costi tenere costantemente sotto minaccia, non importa, a loro
interessa incutere timore per sentirsi onnipotenti e avere il controllo totale
delle situazioni in cui si trovano, anzi, che si creano ad hoc.
Ecco, oggi, dopo l’ennesima brutta notizia e montagna da
scalare, ho capito che, nonostante non abbia avuto una vita facile, che mi sia
trovata costantemente davanti a ostacoli più grandi di me, sono rimasta una
donna con la D maiuscola, sono sempre rimasta me stessa, non ho mai avuto
bisogno di bugie, trucchetti ed escamotage per ottenere quello che volevo, mi è
bastato comportarmi da persona onesta, con gli altri e con me stessa, così che,
le cose più belle della mia vita, sono arrivate senza sforzi e senza nemmeno
cercarle o volerle, anche il diventare madre è stato casuale e non preventivato
né calcolato e, l’esserlo, mi riempie di gioia ogni giorno di più. Ho due
figlie meravigliose che adoro, anche quando mi fanno impazzire, e vedere che
loro adorano me e che sono costantemente il loro punto di riferimento mi fa
capire che sono anche una vera madre. Quindi, qualsiasi altra cosa brutta mi
possa capitare ancora, riuscirò ad affrontarla, devo solo ricordarmi di quello
che sono e della fortuna che ho nell’esserlo, perché non è da tutti…
Quando il livello
altrui si abbassa, continua a volare alto e non cadrai mai.