mercoledì 14 dicembre 2016

GIORNO 45

Mercoledì
Sto tenendo fede a me stessa, senza fatica, senza sforzarmi. Anche i momenti in cui sono costretta a parlare con lui, per organizzazione e problematiche riguardanti le bimbe, non mi fanno più vacillare, anzi, mi aiutano a essere più che sicura che ormai in comune abbiamo solo due figlie, non c'è più niente che possa farmi sentire legata a lui, nemmeno gli anni passati insieme perché ora, se guardo indietro, mi rendo conto di quanto sia stata cieca e non abbia capito come fosse veramente.
Basta parlare di lui, non si merita i miei pensieri, nemmeno quelli negativi, non si merita niente che venga da me, ho già dato troppo e lo ha buttato come fosse spazzatura.
Stamani un'amica mi ha tirato fuori dalla mia tana e mi ha fatto uscire per prendere un po' di sole, camminare, chiacchierare e pensare solo a me. Quanto sono necessari e fondamentali gli amici in questo momento! Mi ricoprono di affetto senza che lo debba chiedere o accattonare come solitamente ero abituata a fare.
Siamo andate a respirare l'aria del mare, ad ascoltare il rumore delle impercettibili onde, a goderci il silenzio prezioso che regala la spiaggia in inverno. E' stato rilassante e rigenerante, mi ha liberato la testa dai pensieri e, quando il sole si è fatto più forte, i suoi raggi puntati direttamente su di me hanno sciolto il ghiaccio che avevo nelle vene da giorni.
Quando si è sereni e positivi verso il mondo si fanno belle scoperte e bellissimi incontri. Abbiamo incontrato un uomo che pattinava con la sua gatta beatamente appoggiata sulle sue spalle, come se fossero fisicamente in simbiosi. Appena si è fermato si è chinato per farla scendere e lei zampettava allegramente stando sempre vicina a lui ma, appena ci ha viste, è venuta a strusciarsi e a fare le fusa salendo sulla panchina in cui ci eravamo sistemate. Persino un gatto sconosciuto viene a consolarmi e a darmi fiducia…
Tra una coccola e una carezza abbiamo cominciato a scambiare quattro chiacchiere con il compagno di vita di quella gatta e ci siamo raccontati le nostre esperienze con gli animali domestici, ci ha fatto vedere  un po' di foto di lui e i suoi gatti, poi ci ha salutate amabilmente ed è ripartito sui suoi pattini con la gatta sulla spalla. Devo aprirmi al mondo, senza paura, perché non ci sono solo brutte persone, ci sono anche anime gentili che ricambiano il tuo sorriso senza un perché.
Entrambe facevamo fatica a pensare che il tempo per noi stava scadendo: dovevamo riprendere il nostro ruolo di madri e accollarci tutti gli impegni e le responsabilità che tale posizione richiede, ma, proprio perché siamo madri, rinunciamo a stare bene e ci dedichiamo a chi amiamo di più al mondo.
Niente accade per caso, comincio veramente a crederci: dovevo stare così male per riuscire a stare così bene, anche se è stato solo per qualche ora?
Voglio vivere così, col sole in fronte...

Nessun commento:

Posta un commento

I consigli,le opinioni e le critiche sono sempre ben accette, dite pure: