mercoledì 28 dicembre 2016

GIORNO 59

Mercoledì
è stata una giornata davvero pesante, piena di imprevisti a cui ho dovuto rimediare, ma me la sono cavata bene, anche questa volta ho dimostrato a me stessa che posso affrontare qualsiasi cosa e sopravvivere. Finchè si tratta di trovarsi all’alba con la cucina allagata, di diventare improvvisamente idraulico, di non farsi decapitare dalla serranda del garage ma renderla come nuova, di stanare un malefico topolino che si è infilato nell’impianto elettrico, ce la faccio, le difficoltà arrivano quando devo avere a che fare con la follia altrui: sono talmente lontana da certe mentalità malate che faccio fatica ad affrontare l’ennesima messa in scena.
Oggi mi sono trovata a pensare a cosa significhi essere donna e madre, perché non è vero che tutte le donne possano essere madri né che tutte le madri possano essere vere donne. Ci sono ruoli che non si imparano, attitudini che non si acquisiscono con la sola esperienza, per essere madri occorre avere un grande spirito di sacrificio e saper dare amore incondizionatamente, anche mettendo da parte le proprie necessità e i propri desideri: una madre pensa costantemente a come rendere felice il proprio figlio, a come farlo crescere sereno, senza carenze affettive, senza complessi, senza traumi, pensa a come rendersi invisibile per aiutarlo a camminare con le proprie gambe senza incertezze, insomma, sa mettere il benessere altrui davanti al proprio, senza fatica, perché l’amore che riceve in cambio è eterno e meraviglioso e sa che, anche quando avrà davanti a se, non più un bambino, ma un adulto, i suoi occhi la guarderanno sempre con amore e  tenerezza  e basterà proprio uno sguardo per capire e farsi capire. Per me è stato così, in veste di figlia, e lo sarà, in veste di madre. Certo, non esistono le madri perfette, anzi, bisogna stare alla larga da chi si definisce una super mamma infallibile, ma esistono le mamme che ce la mettono tutta e imparano dai propri errori a non farne di grossolani.
Così vale anche per l’essere donna: ci si nasce, è una dote, non lo si diventa solo per le caratteristiche fisiche che ci distinguono dagli uomini. Una vera donna sa usare la testa e il cuore contemporaneamente, non si abbassa a fare squallidi giochetti per dimostrare a se stessa, e gioirne,  di essere temuta dalle altre donne, non si accontenta delle briciole lasciate da altre, ma pretende il rispetto che merita, proprio per rispettare se stessa. Una vera donna sa cosa ferisce un’altra donna e farà in modo di non usare questo suo sapere come arma, perché non ama il gioco sporco. Una vera donna non tiene un uomo al guinzaglio solo perché ha paura della solitudine: per tale scopo esistono molti animali domestici che, inoltre, si affezionano a prescindere,  anche quando il padrone li tratta male, mentre un uomo non amerà mai chi non sa lasciarlo libero. Una vera donna si fa da parte quando vede che per lei non c’è più posto, rispetta la dignità altrui per tenere alta la propria. Una vera donna sa mentire ma mai a se stessa.
Eppure conosco madri meravigliose che non hanno figli e madri che, pur avendo una prole numerosa, non sanno essere all’altezza di tale nome, perché troppo impegnate a pensare a loro, al loro benessere, alla loro felicità, fregandosene di chi, senza aver chiesto di venire al mondo, ha bisogno di attenzioni, di amore e protezione. Conosco anche donne che si sentono tali ma che hanno talmente tanta cattiveria dentro da non essere degne nemmeno di appartenere al genere femminile. Conosco, purtroppo, anche donne/madri che non sono in grado di essere qualificate in tal modo perché non sanno essere altro che esseri viventi egoisti e insensibili a cui piace giocare con la vita degli altri, che sia quella dei propri figli o quella dell’uomo di turno che non amano, ma, per un mero senso di proprietà e superiorità, vogliono a tutti i costi tenere costantemente sotto minaccia, non importa, a loro interessa incutere timore per sentirsi onnipotenti e avere il controllo totale delle situazioni in cui si trovano, anzi, che si creano ad hoc.
Ecco, oggi, dopo l’ennesima brutta notizia e montagna da scalare, ho capito che, nonostante non abbia avuto una vita facile, che mi sia trovata costantemente davanti a ostacoli più grandi di me, sono rimasta una donna con la D maiuscola, sono sempre rimasta me stessa, non ho mai avuto bisogno di bugie, trucchetti ed escamotage per ottenere quello che volevo, mi è bastato comportarmi da persona onesta, con gli altri e con me stessa, così che, le cose più belle della mia vita, sono arrivate senza sforzi e senza nemmeno cercarle o volerle, anche il diventare madre è stato casuale e non preventivato né calcolato e, l’esserlo, mi riempie di gioia ogni giorno di più. Ho due figlie meravigliose che adoro, anche quando mi fanno impazzire, e vedere che loro adorano me e che sono costantemente il loro punto di riferimento mi fa capire che sono anche una vera madre. Quindi, qualsiasi altra cosa brutta mi possa capitare ancora, riuscirò ad affrontarla, devo solo ricordarmi di quello che sono e della fortuna che ho nell’esserlo, perché non è da tutti…
Quando il livello altrui si abbassa, continua a volare alto e non cadrai mai.



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