venerdì 2 dicembre 2016

GIORNO 33

Venerdì
Altra notte insonne, altro giorno in sospensione, doveva andar via ieri ma, stamani, era ancora nel mio letto.
La situazione è sempre meno pacifica, più lui rimanda la sua partenza, più i miei dubbi svaniscono e voglio che se ne vada. Anche oggi mi ha detto che non ha avuto il tempo per dire a sua madre che ha bisogno di un posto dove stare e, questa volta, non ho accettato la sua indecisione a testa china e gli ho detto che doveva tirar fuori gli attributi e fare quello che doveva fare già da un po', il tempo lo trova, l'ha trovato per fare altro senza farsi accorgere, quindi lo può trovare anche per dire due parole a sua madre, no?
Mi ha risposto che per lui è troppo difficile e doloroso lasciare le bimbe…
Sono esplosa.
Lasciare le bimbe???? Prima cosa non sta lasciando le figlie: le può vedere quando e come vuole, non è che stando qui ci passi molto tempo, anzi, due orette la sera, di cui una e mezza passata col telefono in mano a stordirsi di giochini, e una mezz'ora la mattina passata ancora col telefono in mano o in bagno non sono un granché, sicuramente, stando fuori di casa, il tempo che passerà con loro sarà migliore, senza distrazioni, solo per loro.
Seconda cosa lasciare me non gli provoca nessun dolore né difficoltà?
A quanto pare no. In questo mese ha solo pensato a se stesso, al suo dolore, alla sua confusione, a come non dire quello che pensava, a mettere la testa sotto terra come gli struzzi per non vedere quanto dolore mi stesse provocando, ma ora basta, devo pensare a non soffrire io, non a non far soffrire gli altri. Ha dimostrato il poco interesse che aveva nei confronti della mia libertà, dell'essere anche io un essere umano con tutti i sentimenti annessi, non c'è mai stato niente di quello che pensava in quello che mi diceva, quindi non ha avuto il minimo rispetto e io non posso rispettare me stessa se lascio che gli altri non mi rispettino.
Mi ha mandato un messaggio per avvisarmi che stasera viene a prendere la sua roba, ormai ha ufficializzato la nostra separazione definitiva anche a sua madre, quindi posso cominciare a cercare di dimenticare, a cercare di smettere di amarlo, non importa se ci vorrà tanto tempo, è pur sempre un inizio.
Gli ho risposto che io impiegherò tanto tempo per smettere di soffrire e di amarlo, per lui è stato semplice e velocissimo smettere di amare me: forse il suo non è mai stato amore.
Ce la farò, ce la devo fare, non ci sono alternative e poi sono una donna: nasciamo fragili fuori ma forti dentro.

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