Martedì
Ricomincio a non dormire e a non mangiare. Oggi è stata una
giornata tremenda. Gli è arrivata la raccomandata con la richiesta di
separazione e si è arrabbiato tantissimo con me, mi ha gridato per telefono
tutto il suo disappunto per come stavo gestendo la cosa, per il tono che,
secondo lui, ho fortemente voluto dare alla lettera spedita dal mio avvocato.
Non gli è andato giù il motivo per cui chiedevo la separazione:
“Sua moglie, la Sig.ra V.P., si è rivolta al mio studio
lamentando che la vita in comune, a causa di Suoi gravi comportamenti, sia
divenuta intollerabile.”
Non è vero che la nostra vita come coppia sia diventata
intollerabile, per me? Secondo lui no, ancora non capisce o non vuole capire.
Davvero si aspettava che avrei di nuovo chinato la testa e accolto nella mia
vita? Sta dicendo a tutti che ci siamo separati, stando bene attento a non
rivelarne il motivo ( a detta sua per una forma di rispetto per me, non vuole
farmi passare da cornuta…), e poi si arrabbia se lo vede scritto nero su
bianco?
Ho pranzato con la mia amica, nonché avvocato, che mi ha
detto che la lettera non dà seguito a niente se noi non lo vogliamo, che
vorrebbe parlare con lui per capire e fargli capire cosa vuole e cosa deve fare
per ottenerlo, non crede che tra noi possa finire così…lo so anche io che è
brutto finire così, ma io ho bisogno di fatti concreti, di dimostrazioni di
reale cambiamento e pentimento tangibili, voglio che non la senta più, nemmeno
con un semplice sms, che non risponda più alle sue chiamate e che non abbia più
la tentazione di farle lui a lei.
Purtroppo non sono riuscita a dirgli tutto questo, ad
avvisarlo che deve parlare con la T. , lui non vuole più parlare con me,
l’ultima cosa che mi ha detto è stata:
“Se questo è quello che vuoi, è quello che pensi sia stata
la vita con me, allora separiamoci senza altri discorsi inutili”.
Come al solito mi ha addossato la colpa anche del nostro
fallimento come coppia, non riuscirà mai a cambiare, ad assumersi le sue
responsabilità, a farsi un esame di coscienza e a pensare che, se tutto questo
fosse successo a lui, non avrebbe usato tanta comprensione o riguardo nei miei
confronti.
Devo guardare avanti, da sola.
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