lunedì 6 marzo 2017

GIORNO 127

Lunedì
Piove da giorni, ma, stranamente, questo clima uggioso e triste non riesce a portarmi via la serenità che ho conquistato da ieri, sarà la volta buona?
Sabato, pur essendo riuscita a dormire più del solito, mi sentivo ancora stordita e confusa. Ho aspettato invano che riprendesse il discorso che avevamo lasciato in sospeso venerdì e mi sono lasciata trasportare dalle mille cose da fare, anche insieme a lui e la piccoletta, rendendomi conto che i miei bisogni e le mie necessità vengono ancora ben dopo quelle di altri. Non siamo più la sua famiglia e, se da una parte lui piange e si dispera proprio perché gli manchiamo come famiglia, dall’altra il suo comportamento, i suoi gesti e le sue parole, mi ricordano costantemente che ormai lui ha un’altra famiglia a cui pensare, a cui deve fare la spesa, pagare le bollette, condividere pranzi e cene, e non sono solo mie supposizioni irreali, sabato ne ho avuto proprio la conferma. Infatti, visto che eravamo fuori per impegni burocratici da fare insieme, gli ho chiesto di fermarsi a un supermercato perché ero rimasta sprovvista di tre cose fondamentali (acqua, latte e carta igienica) e, accontentandomi, mi mette nel carrello un mega pacco di carta igienica che di solito non compro nemmeno in offerta perché troppo costosa, può sembrare un gesto carino, da interpretare come “non ti preoccupare, visto che pago io ti compro il meglio”…invece…
Arrivati a casa, faccio il gesto di prendere il paccone rotolone e, vedendomi, mi blocca subito con un
 “Cosa stai facendo? Quella è per casa mia!”
Non ho fiatato, ma dentro mi saliva la solita sensazione di solitudine. Ho passato la serata chiusa nel mio silenzio, nell’ennesima delusione per me stessa, che ancora insisto a credere a quello che dice, alle promesse che mi fa, aspettando che arrivino i fatti concreti che invece rimangono solo un miraggio.
Ieri mattina mi sono svegliata molto serena, con una nuova consapevolezza: perché continuo ad aspettare qualcosa che non arriverà mai? Non sono mica la protagonista di un’opera pucciniana, la mia è vita vera, non scritta da altri con la volontà di farne una storia triste. Perché sto sprecando il mio tempo quando dovrei usarlo per cose più costruttive, per cercare di cambiare davvero la mia vita, ma in meglio?
Solitamente sono una testona, accetto sempre i consigli ma non faccio quello che non mi convince e, soprattutto, non mi faccio mai influenzare dal giudizio altrui, né convincere a cambiare idea. Leggendo alcuni commenti che ho ricevuto su uno dei miei post, però, ho avuto come un’illuminazione, come una presa di coscienza, si, mi hanno aiutato ad aprire gli occhi, ma vuol dire che stavo già socchiudendoli da sola...
Questi sono un esempio, non potevo metterli tutti…
Tutti abbiamo difetti e tu non devi incolparti di niente. È facile stare con una persona solo quando non ci sono problemi. Purtroppo la vita è fatta di momenti belli e momenti brutti e il vero amore si dimostra solo nei momenti peggiori. Evidentemente non era all'altezza del compito ed invece di starti vicino e supportarti ha preferito la via più semplice. ...la fuga.   La colpa non e' tua, a volte le cose succedono senza colpe o motivi precisi ma non bisogna arrendersi mai . La perdita più grossa e' la sua che ha lasciato andare una persona come te .  La vita è proprio così... Si cambia, si danno per scontate cose, ci si pente, si migliora, si peggiora, ci si arrende, ma si va avanti. Con consapevolezza, lucidità, accettazione, guardando avanti e cercando di essere coerenti con e per se stessi, prima che con e per gli altri. Hai una bella vita davanti: guardala, vedila. E due splendide ragazze. Ciò basta, non ti pare? Dunque indossa (indossiamo) il sorriso più bello che ci sia e fai (facciamo) che ogni giorno sia come l'ultimo giorno. Ogni santo giorno. Tu sei bella!  Sei una grande donna....non aggiungo altro 
E’ vero, non era un vero amore altrimenti avrebbe messo più impegno per superare anche questo momento; ognuno ha il proprio peso di colpe quando un matrimonio finisce e io, le mie, le ho riconosciute tutte, ho chiesto scusa troppe volte anche per quelle che non avevo ma devo smettere di aspettare che anche lui ammetta le sue, non lo farà mai, nonostante ne abbia moltissime, continuerà a scusarle e a coprirle usando le mie come causa delle sue ( persino il tradimento è stato colpa mia…). In questo momento devo volermi bene da sola e pensare che non ho perso niente perché per lui non ero così importante, non posso piangere per qualcosa che non c’è stato.
Ieri non ho versato una lacrima, sono stata tranquilla e indifferente anche davanti a un suo abbraccio improvviso, non aspetto più che si decida a finire quel benedetto discorso di venerdì, forse perché ho capito che non ha davvero nulla da dirmi e io non ho più nulla per cui piangere ancora.

Mi ero sempre chiesta come si sentirebbe un cieco che,  improvvisamente, acquista la vista, ora lo so…

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