sabato 11 marzo 2017

GIORNO 132

Sabato
I miei occhi continuano ad aprirsi sempre di più, vedo sempre più nitido e chiaro e, grazie a questa ritrovata vista, i miei pensieri sono meno confusi.
Stamani ho cominciato una nuova terapia che dovrebbe aiutarmi a gestire le conseguenze causate dalle troppe ferite che ho accumulato nella mia vita. Non pretendo di guarirle, mi basta sapere come prendermene cura in modo che non si riaprano più e, soprattutto, imparare a non farmi ferire ancora.
E’ stato un edificante inizio: ho imparato che non ho solo dei doveri e, quindi,  sono rimasta stupita e allibita, come una bambina davanti a una inspiegabile magia,  quando ho scoperto  che tutti hanno dei diritti che devono essere rispettati dagli altri, persino io…e io che, nella mia testa di donna zerbino, ho sempre pensato che quelli che oggi ho scoperto essere diritti fondamentali,  per me sono sempre stati degli obbiettivi da guadagnare con fatica e impegno e che non sono nemmeno mai riuscita a raggiungerli.
Fin da piccola ho cercato l’affetto altrui rendendomi disponibile a tutto e, quando non riuscivo a ottenere l’amore e le attenzioni necessarie per sentirmi un pochino amata, incolpavo me stessa per non essere in grado di fare abbastanza per rendere felici gli altri, di non essere degna di stima e affetto. Questa è stata la mia partenza nell’approcciarmi alla vita: completamente sbagliata. Crescendo ho continuato a preoccuparmi della felicità altrui, come farebbe una madre con i propri figli, lasciando orfana di attenzioni e affetto me stessa, la mia “bambina interiore” che, non curata da me, sperava di avere quello che le mancava dagli altri. In pratica sono sempre stata troppo occupata a prendermi cura degli altri che per me stessa non rimaneva niente così, per colmare le mie carenze, mi affidavo ancora agli altri…un cane che si morde la coda.
Chi mi sta aiutando a imparare a volermi bene sta facendo un lavoro immane perché, per arrivare a farmi capire che non sono tutta sbagliata, c’è da scavare veramente tanto nel passato e togliere quei pesanti macigni che ho accumulato in 47 anni.
Oggi ho capito di avere dei diritti in quanto essere umano ma, purtroppo,  fin da bambina sono stata trattata come se non ne avessi nessuno e, crescendo, mi sono davvero convinta che andasse bene così.
Questi diritti sono universali, ognuno di noi ce li ha e deve esigerne il rispetto, così come ognuno di noi è tenuto a rispettare quelli del prossimo.
Quando mi è stato dato l’elenco dei suddetti diritti, sono rimasta amareggiata, e anche un po’ arrabbiata con me stessa, nel rendermi conto che non ne avevo fatto rispettare nemmeno uno, neanche il più banale, ho lasciato che la mia convinzione di essere una “bambina sbagliata” desse modo agli altri di calpestarmi.
Ecco la CARTA COSTITUZIONALE DEI PROPRI DIRITTI, va letta, imparata, rispettata e fatta rispettare…
1.    Nella mia vita dispongo di varie scelte, oltre a quella della semplice sopravvivenza.
2.    Ho il diritto di scoprire e conoscere il mio “Bambino Interiore”
3.    Ho il diritto di elaborare il lutto per ciò che non ho avuto, pur avendone bisogno, e per ciò che ho avuto, ma che non volevo.
4.    Ho il diritto di seguire i miei valori e i miei modelli.
5.    Ho il diritto di riconoscere e accettare come giusto e appropriato il mio sistema di valori.
6.    Ho il diritto di dire NO quando non mi sento pronto, oppure quando ritengo che accettare sia pericoloso o violi i miei valori.
7.    Ho diritto a dignità e rispetto.
8.    Ho il diritto di prendere decisioni.
9.    Ho il diritto di determinare e rispettare le MIE priorità.
10.        Ho il diritto al rispetto dei miei bisogni da parte degli altri.
11.        Ho il diritto di porre fine alla conversazione con persone che mi fanno sentire sminuito o umiliato.
12.        Ho il diritto di non sentirmi responsabile di comportamenti, azioni, sentimenti o problemi degli altri.
13.        Ho il diritto di fare errori e di non essere perfetto.
14.        Ho il diritto di aspettarmi l’onestà altrui.
15.        Ho il diritto di provare qualsiasi emozione.
16.        Ho il diritto di provare rabbia contro qualcuno a cui voglio bene.
17.        Ho il diritto alla mia individualità e unicità, senza sentirmi inadeguato.
18.        Ho il diritto di sentirmi spaventato e di dire “Ho Paura”.
19.        Ho il diritto di vivere paura, senso di colpa e di vergogna e poi di liberarmene.
20.        Ho il diritto di prendere decisioni basate sulle mie emozioni, sui miei giudizi o su qualsiasi altra motivazione.
21.        Ho il diritto di cambiare idea in qualsiasi momento.
22.        Ho il diritto alla felicità.
23.        Ho il diritto alla stabilità, cioè di avere “radici” e rapporti stabili ed equilibrati scelti da me.
24.        Ho il diritto a un mio spazio e tempo personali.
25.        Non c’è bisogno di sorridere quando mi viene da piangere.
26.        Ho il diritto di essere rilassato, giocherellone o frivolo.
27.        Ho il diritto alla flessibilità e a sentirmi a mio agio quando lo esercito.
28.        Ho il diritto di cambiare e crescere.
29.        Ho il diritto a essere aperto per migliorare le tecniche di comunicazione, in modo da farmi capire.
30.        Ho il diritto di stringere amicizie e sentirmi bene insieme agli altri.
31.        Ho il diritto di vivere in un ambiente non offensivo nei miei confronti.
32.        Posso essere più sano di coloro che mi circondano.
33.        Posso prendermi cura di me stesso, in qualsiasi circostanza.
34.        Ho il diritto di elaborare il lutto per perdite reali o minacciate.
35.        Ho il diritto di fidarmi di chi guadagna la mia fiducia.
36.        Ho il diritto di perdonare gli altri e me stesso.
37.        Ho il diritto di dare e ricevere amore incondizionato.

Sicuramente ne abbiamo tanti altri, personalmente aggiungerei :
  • -       ho il diritto di essere rispettata in quanto essere umano
  • -       ho il diritto alla verità quando richiesta
  • -       ho il diritto di non sentirmi bene, ammalarmi e avere il tempo per guarire
  • -       ho il diritto di ricevere risposte alle mie domande
  • -       ho il diritto di non essere infallibile
  • -       ho il diritto di non fare promesse se non so se potrò mantenerle

Più ci penso e più ne trovo,  è un buon segno, vuol dire che comincio a vedermi degna di avere dei diritti ma ciò significa che comincio a volermi un briciolo di bene?
Fortunatamente la forza interiore conquistata questa mattina mi è servita tantissimo oggi, per aiutare la quattordicenne in piena crisi da delusione per promesse non mantenute e per accorgersi che, per qualcuno a cui tiene, le sue necessità vengono dopo quelle degli altri.
Mi sono armata di buon senso e sorriso rassicurante e ho distratto la ragazza con altre cose, con attenzioni diverse, ho cercato di mitigare la sua improvvisa emicrania e voglia di starsene chiusa in camera al buio interessandomi ai suoi interessi, l’ho fatta sentire importante come dovrebbe essere, ho lodato i suoi sforzi nel cercare di superare i suoi limiti e i suoi difetti portando anche la sua attenzione su se stessa e la sua infinita bellezza d’animo.
Lo dovevo fare, non potevo lasciarla a soffrire sperando che, prima o poi, qualcuno si accorgesse di aver fatto l’ennesimo errore, forse ho sbagliato nel recuperare e rimediare gli errori altrui, in questo modo non faccio altro che continui a farne, ma negli occhi della mia dolcissima e sensibile quattordicenne ho rivisto la stessa mia sofferenza alla sua età, per le stesse cose, per gli stessi errori altrui, io avrei voluto essere distratta dal mio dolore, avrei voluto sentirmi considerata e apprezzata nei miei pregi e nei miei difetti, quindi, ancora una volta, ho fatto la cosa sbagliata per me ma giusta per gli altri? Non lo so, ma l’istinto deve prendere il sopravvento sulla ragione quando ci sono dei sentimenti troppo forti in gioco, no?

Si deve pagare solo per i propri errori e non anche per quelli degli altri.

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