mercoledì 29 marzo 2017

GIORNO 150

Mercoledì
Non sono ancora guarita, ho ancora un po’ di febbriciattola e i farmaci sembrano avere lo stesso effetto dell’acqua fresca, ma ci sono già passata e so che la strada per la guarigione per me è lunga: dall’aspetto sembro una donna forte e in salute, invece sono fragile e malaticcia…uffa! Ho ricominciato a dormire pochissimo, nonostante mi senta stanca morta, ho ricominciato a non mangiare o a vomitare quando lo faccio, ho ricominciato a essere malinconica…mi sto convincendo che sono gli effetti collaterali dei farmaci, non devo cedere ad altro.
Questa è stata una settimana più o meno normale, solite cose, soliti impegni, soliti pensieri insistenti per problemi assillanti. Oggi ho incontrato una sua parente che mi ha chiesto se le cose andassero un po’ meglio e se stessimo pensando di riappacificarci…non lo so se vanno meglio, non c’è niente da riappacificare perché, per ora, non riesco ancora a provare rabbia, ma non so se arriverà all’improvviso o non arriverà mai.  Unica certezza che ho, e che mi consola, è quella che non provo davvero più niente per lui, addirittura, quando lo vedo, mi chiedo come abbia fatto a innamorarmi di chi non ha e non mi ha mai dato niente di quello che serve a mantenere stabile e duraturo un rapporto di coppia, quindi, almeno il cuore lo sento più leggero e libero di battere solo per me, non soffro più nemmeno davanti a qualcosa che mi porti con la mente ai tempi in cui credevo di essere felice, nessun dolore e questo, spero, non è dovuto all’effetto collaterale dei farmaci.  Le ho risposto che ormai la separazione è l’unica cosa che faccia bene a entrambi e che non ho intenzione di tornare indietro implorandogli il suo rientro a casa, non sono certo io che devo implorare…
Comincio a rendermi conto che ho doti, ho pregi, ho lati positivi e non solo difetti, tutti noi li abbiamo, chi più chi meno, chi li esibisce e chi li tiene nascosti, ma li abbiamo.
La ragazza a cui dò ripetizioni di matematica mi sta dando tantissime soddisfazioni:  sto riuscendo a tirarle fuori la grinta e la consapevolezza di essere in grado di farcela e lei, inconsapevolmente,  sta aiutando me, dicendomi che, grazie alle mie spiegazioni e al mio metodo di apprendimento, sta capendo quello che, fino a qualche settimana fa, pensava fosse impossibile da capire. Mi fa sentire utile e non così incapace.
Stamani mi sono guardata allo specchio, ogni tanto mi impongo di farlo per vedere se continuo a odiarmi, e non ho visto la donna indolente che vede lui, non ho visto la donna sciatta, quella debole e senza carattere che mi ha sempre detto di essere, anzi, ho visto una donna attiva, nonostante la stanchezza e i troppi colpi ricevuti alle spalle, una donna che non si spezza anche se viene piegata più volte, una donna che cerca di arginare i propri difetti ma che sta scoprendo di avere anche dei pregi. E’ stato un buon inizio di giornata, lo dovrebbe essere ogni giorno.
Se provi ad avere le ali poi non riesci più a smettere di volare



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