Lunedì
Stranamente
dormo, mangio e non piango, anzi…Forse perché è lunedì, il giorno in cui
comincia un’altra settimana e io mi sento meno ansiosa perché so che ho almeno
cinque giorni di pace davanti a me, forse perché è così che deve essere, è così
che deve andare.
Sto
dormendo fin troppo, non riesco a stare sveglia e oggi, complice l’incessante
pioggia, ho ceduto all’ozio, ho spento il telefono, ho chiuso il cervello, ho
lasciato i rumori fuori di casa e, ora, mi sento molto meglio.
I
soliti discorsi, le solite parole inutili, le stesse bugie rinnovate d’abito ma
non di contenuto, non mi hanno toccato minimamente, ormai non fanno più parte
della mia vita.
Si
sta bene soli, non si devono fare compromessi, si possono esaudire i nostri
desideri perché non si pensa più a farlo per quelli degli altri e niente mi
spaventa.
Stasera,
quando ha chiamato le bimbe per la buonanotte e si è fatto passare me al
telefono, visto il temporale in atto e le conseguenze che porta in casa
(allagamenti, valvole che saltano a ogni lampo, pompe che non funzionano e
vanno costantemente monitorate), mi ha detto che, se avessi avuto bisogno
stanotte, di chiamarlo pure.
Non
ho bisogno di nessuno, riesco a fare tutto e, forse, questa è la mia vera
forza.
Buona
notte a lui, a lei, alle loro bugie, buonanotte al mondo che c’è fuori,
buonanotte alle mie bambine che sogneranno serene anche questa notte, perché
sanno che io le proteggerò sempre da tutti i brutti mostri, buonanotte a me che
comincio a riassaporare il dolce gusto della libertà.
Vivere non è un comandamento, ma un insegnamento che ogni giorno, proprio la vita, ci dà.
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