domenica 20 novembre 2016

GIORNO 21

Domenica
Ancora una notte senza un sonno tranquillo, ancora un giorno senza cibo, non cambia niente, sono ancora sospesa…
Ieri pomeriggio siamo usciti da soli per una breve passeggiata: sembrava che niente fosse cambiato, come se questo ultimo mese non fosse stato reale, ma è una quiete apparente. Gli ho detto tutto quello che pensavo dopo ieri sera, ribadendo che ero molto tranquilla, quindi ciò che dicevo era solo per il suo bene; mi ha risposto che devo stare serena, che lui ha la convinzione di aver preso la decisione giusta ma che ha bisogno di tempo e quotidianità per ritornare a essere quello di prima con me.
Ho cenato, mangiando tutto, non mi sentivo lo stomaco pesante, ma dopo cena sono stata presa da un senso di disagio, come un rimorso, una vergogna per qualcosa che avevo fatto e non dovevo fare, così sono corsa in bagno per vomitare.
Stamattina mi sono svegliata alle sei, quindi già un passo avanti, pensando che era già tardi, che avevo poco tempo per starmene sola e godermi il silenzio; ormai il svegliarmi all’alba sta cominciando a essere un’abitudine irrinunciabile: mi piace troppo mettere la musica che voglio, starmene sotto la doccia quanto voglio, bermi il caffè con calma guardando fuori fino a quando il buio della notte cede ai primi bagliori di un nuovo giorno.
Dopo pranzo, nella nostra pausa caffè e sigaretta, ci siamo trovati a parlare del più e del meno, io ironizzavo sulla nostra situazione ipotizzando surreali motivi che lo avrebbero spinto a cambiare idea sulla sua uscita da casa; sono fatta così, devo mettere in ridicolo anche le cose più serie, come se esorcizzassi la paura di affrontarle come se, in tal modo, riuscissi a vederle meno spaventose. A lui piace questo lato del mio carattere, lo faccio ridere e, quando ride, rivedo il ragazzo di cui mi sono innamorata 27 anni fa. Tra risate e scherzi facevo domande, ancora non ho saziato la mia maledetta fame di sapere di più di lei, e lui era meno restio a rispondermi ma più obiettivo; mi ha detto che lei ( dal nome ancora incerto visto che a lui ha detto che si chiamava in un modo ma in realtà si chiama in un altro…e già questa cosa mi dà da pensare molto…) ha un caratteraccio: molto diretta, troppo brusca con il prossimo, un po' autoritaria, senza peli sulla lingua…insomma, tutto quello che lui ha sempre detto di non sopportare in una donna, tutto il contrario del mio carattere e di quello che sono. La cosa che mi ha sorpresa è stata, non tanto che dalla descrizione del suo carattere emergesse una persona totalmente diversa da me, ma dal fatto che, per lui, certe caratteristiche fossero positive, apprezzabili, caratteristiche per le quali si è innamorato di lei. Vuol dire che lo stare con me tutti questi anni gli ha fatto cambiare idea e gusti  apprezzando chi ha un carattere più deciso e determinato del mio?
Non ho intenzione di diventare diversa, posso modificare il mio fisico, ma non il mio carattere, non posso snaturarmi, io cerco sempre una mediazione in tutto, mi affanno nel comprendere gli altri, nel cercare di non urtare la sensibilità altrui; non riuscirei mai a essere scorbutica o polemica, ma non per questo devo essere etichettata come donna priva di carattere, il carattere ce l’ho e pure non tanto semplice da capire.
Gli ho chiesto se l’avesse sentita in questi giorni e mi ha risposto che era quasi una settimana che non riceveva telefonate né messaggi, ma che, stranamente, non ne sente la mancanza, che stava bene ed era finalmente sereno.
La giornata è passata tra impegni delle bimbe e momenti di fiacca e sonnolenza, oggi ho proprio sonno, come se quello perso in queste notti insonni dovesse essere recuperato tutto insieme.
Non so se devo cominciare a scorgere un barlume di luce dal fondo della buca in cui mi ha infilata, o è solo una mia allucinazione, per infondermi coraggio e andare avanti…continuo a non fidarmi di quello che dice, continuo a pensare che abbia preso la decisione sbagliata e che, ancora una volta, non sia stata in grado di imporre la mia per paura di creargli ulteriori problemi e sofferenze.
Oggi sono 21 giorni di tentativi di rinascita, 21 giorni di infelicità.
Mai abbassare la guardia, mai dare niente per scontato, mai dire mai

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