Mercoledì
Stamani mi sono svegliata con un senso di inquietudine:
ricomincio a essere confusa?
Non so più cosa voglio, non so se mi sto solo convincendo
che stare lontani sia la soluzione migliore per stare bene entrambi ma, in
realtà, so già che tanto bene non starò.
Oggi ho passato l’intero pomeriggio a scuola della
quattordicenne, per i colloqui con i prof e ho cercato di impegnarmi in
conversazioni amene con altri genitori per non rimanere sola con i miei
pensieri. Noi ci siamo conosciuti nello stesso liceo: io ero in prima e lui era
in quinta, ma frequentavamo la stessa compagnia di amici, abbiamo gli stessi
ricordi, abbiamo vissuto tante cose insieme, abbiamo amici comuni, praticamente
è come se fossimo due viaggiatori con lo stesso tipo di bagaglio, sia per l’aspetto
che per il contenuto, abbiamo viaggiato insieme per 30 anni e ora lui è salito
su un treno diverso dal mio, con direzione opposta alla mia…
Verso le sette, quando mi mancavano ancora due file da fare,
è arrivato anche lui e ne sono stata felice, troppo felice, e questo non va
bene. Era lui, quello che conosco io, eravamo noi due, come me lo ricordavo e,
quando siamo usciti dalla scuola e ognuno ha preso la sua macchina, il dolore
cominciava a crescere perché, per l’ennesima volta, avevo provato quello che
non potrò provare più.
Stasera era sereno, persino le bimbe lo erano, abbiamo
chiacchierato e scherzato tutti e quattro come abbiamo sempre fatto ma il
pensare che tutto questo, entro venerdì, finirà, mi ha provocato un forte
dolore, come se il cuore mi esplodesse, mi è venuto da piangere e voglia di
andare a vomitare.
Mi ha abbracciata e mi ha detto che dobbiamo cercare
entrambi di uscire da questa confusione
e capire cosa vogliamo e l’unico modo per farlo è che lui se ne vada.
Ha detto che serate come questa lo fanno soffrire perché noi
siamo una bella famiglia, ma noi quattro insieme, mentre non riesce più a
vedere un futuro per noi due insieme, anche se io sono 27 anni della sua vita,
anni bellissimi che non dimenticherà mai…ma se sono stati così belli, perché vuole
interrompere il nostro cammino? Non riuscirò mai a capirlo, se fossi stata male
con lui sarei stata più tranquilla, ma, purtroppo non è stato così, nemmeno nei
mesi in cui, a mia insaputa, dividevo il suo amore con un’altra, perché continuava
a dimostrarmelo e a dirmelo.
Lo so, sicuramente a qualcosa servirà questa separazione,
dalle cose brutte nascono sempre nuove risorse, ma nei suoi occhi ho letto che
difficilmente tornerà indietro, non è una separazione provvisoria ma
definitiva. E’ finita, per sempre.
Amare è così breve, e dimenticare così lungo. (Pablo Neruda)
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