mercoledì 2 novembre 2016

GIORNO 3

Mercoledì
Ieri è stata una giornata apparentemente tranquilla, quella tranquillità che precede una tempesta. Ho fatto la domanda che da due giorni mi sta assillando. Gli ho chiesto se continua a sentirla e lui ha detto si. Ho sentito una sensazione di vuoto, di freddo, come se qualcuno mi avesse iniettato del ghiaccio nelle vene.
Ho chiesto il motivo e mi ha detto che è lei che lo cerca e lui non riesce a dirle di no perché la poverina sta male e ha bisogno di parlare con qualcuno e  che le mancano le loro lunghe chiacchierate. Di peggio non poteva dirmi.
Stanotte non ho dormito.
Ieri ero stupita da come non fosse ancora subentrata la rabbia e stamani eccola, è arrivata, puntuale, grande, immensa, travolgente, come la passione che c’era tra noi.
Ho capito che non ha chiuso affatto con lei, sta continuando a dirmi bugie, a illudermi e a mancarmi di rispetto.  Da quando mi ha detto che la sua decisione definitiva è non andare via sto aspettando che mi dica anche il perché ha deciso così…non mi ha ancora detto che resta perché si è reso conto che mi ama. Mi ha detto solo che ha deciso di restare, non ha detto che ha deciso di restare con me. Ha preso solo la decisione più comoda…per lui.
Ogni giorno perde un pezzo di me, un pezzo che si sbriciola e che non si potrà più aggiustare.
Gli ho detto che non deve cercarmi solo per sapere come sto, non deve parlare con me solo per abitudine, non deve avere pena per me. Mi deve cercare perché gli manco, perché mi vuole accanto, mi deve cercare come donna che ama e non come semplice membro di una famiglia.
Sarebbe meglio che non ci vedessimo per un po’, finchè ci vediamo quotidianamente come se niente fosse rimane solo confuso e con la testa verso chi non c’è.
Ieri mi ha ripetuto, per l’ennesima volta, che sta male, che soffre, e io ho capito che se continua a soffrire così tanto nonostante dica di aver preso la sua decisione definitiva, non ha preso la decisione giusta per lui…la decisione giusta per se stessi è quella che pian piano ci riporta a galla, che lenisce il dolore, non quella che ci fa stare peggio.
Sto cominciando a odiarlo, so che è fisiologico, mi ha fatto un male incredibile, mi ha deluso profondamente, ha tradito la mia fiducia, ha massacrato 27 anni in soli 5 mesi, ma ho paura che questo odio non svanisca, anzi, si accentui, perché lui è inerme davanti alla perdita dell’amore che avevo per lui, come se volesse questo, se aspettasse solo il momento in cui sia io a chiedere un distacco definitivo. Non si muove, non si impegna, non mi vuole, non mi ama più, non riuscirà ad amarmi più, non riuscirò ad amarlo più.
Non sono una stupida, in questi giorni mi sono comportata da donna, da donna che sta usando la testa, eppure passo da cogliona ugualmente…e lui non è un coglione? Come può non esserlo? Come si fa a conoscere una persona dal nulla e, in 5 mesi, decidere che è la donna della tua vita, mollare tutto, dire di si a una persona senza pensare, distruggere tutto, per qualcosa che non conosci realmente, che non sai se sia fatta per te…non lo si può capire in così poco tempo, senza una quotidianità, senza farsi annebbiare dai primi momenti in cui i nostri occhi vedono solo un’immagine di persona idealizzata e non conosciuta in ogni suo aspetto, in ogni suo difetto, in ogni atteggiamento, come si fa a riconoscere la bontà di una persona, la sua buona fede, senza avere un bagaglio sulle spalle che ti aiuti?
Io pensavo che fosse un uomo intelligente, razionale, con i piedi per terra, un uomo che non si lascia fuorviare da frivolezze e complimenti, un uomo a cui servono solo fatti e non parole.
Non l’ho mai conosciuto veramente.
Io in questi giorni sono passata ai fatti, ho messo già in pratica il cambiamento che mi aveva chiesto, lui invece sta ancora parlando, dicendo, come sempre, un mucchio di bugie…
Non permettere a nessuno di prendere a calci il tuo cuore.

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